Il Bosco dello Sport: un nuovo polo sportivo e verde a Venezia

La città di Venezia inizia i lavori per la cittadella della pratica e della cultura sportiva, un progetto promosso dal Sindaco Luigi Brugnaro che ha affidato l’ideazione generale e la progettazione del masterplan allo studio Marazzi Architetti.

Il progetto “Bosco dello sport” nasce con l’obiettivo di offrire alla comunità un nuovo “luogo” destinato non solo alle competizioni professionistiche ma anche alla pratica sportiva quotidiana, alla promozione dell’inclusione sociale, alla sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e alla diffusione della cultura della salute e del benessere psico-fisico.

L’intervento si colloca in un’area di 115 ettari nel quadrante di Tessera, nei pressi dell’aeroporto Marco Polo: una posizione facilmente raggiungibile grazie ai collegamenti già esistenti con l’infrastruttura aeroportuale e a quelli in corso di realizzazione, quali la nuova bretella ferroviaria e la relativa stazione.

Un’attenta lettura del territorio ha permesso di individuare nella presenza dei Boschi di Mestre, tipici boschi di pianura che cingono i nuclei abitati, l’elemento chiave che ha ispirato la strategia paesaggistica: il paesaggio prende la scena e pervade diffusamente l’area interessata dalla trasformazione urbana, con 62,5 ettari a bosco, 16,5 ettari a verde attrezzato e circa 60.000 nuove alberature, metà delle quali ad alto fusto. Si genera così un nuovo corridoio verde che collega il fiume Dese con la laguna Nord.

Per il nuovo stadio e per l’arena coperta lo studio Marazzi Architetti ha ideato delle vere e proprie “architetture narranti”, in grado di dialogare con lo scenario del Bosco e con il prezioso contesto veneziano.

Il nuovo stadio emerge come una presenza discreta ed elegante, esprimendo una forte identità territoriale e la profonda vocazione ambientale e paesaggistica dell’intero progetto. La struttura è avvolta da una “pelle naturale” che compone un omaggio a immagini ricorrenti del paesaggio lagunare, quali i canneti o le sequenze di pali e “briccole” utilizzati per l’ormeggio delle gondole e la segnalazione delle vie d’acqua.

La struttura vibrante e iconica dell’arena coperta si ispira invece alle vetrate a rullo tipiche della produzione muranese costituite da dischi di vetro colorato, assemblati e legati tra loro con profili metallici. Il rivestimento esterno così concepito richiama inoltre la nobile tradizione dell’architettura del palazzo veneziano, in cui la facciata ed i suoi riflessi sull’acqua mediano e rendono più armonioso il rapporto fra i volumi e la massa del costruito con il paesaggio urbano e lagunare.

Entrambe le strutture sono concepite per assicurare la massima versatilità di utilizzo grazie a soluzioni flessibili quali tribune retraibili e pareti modulari, oltre ad ampi spazi di servizio e supporto per gestire con efficacia e rapidità le trasformazioni ed i riallestimenti degli spazi.

Architetture e infrastrutture si fondono armoniosamente con gli alberi e la natura, in una declinazione planivolumetrica che rimanda a un filamento di DNA o a un sistema cellulare complesso, nel quale ogni elemento concorre all’efficienza e alla vita del sistema stesso. Il risultato è un parco attrezzato, dove coesistono sport professionistico, pratica quotidiana amatoriale, formazione, svago, intrattenimento e, pensati come elementi in relazione fra loro, trovano spazio uno stadio per il calcio e il rugby da 16.000 spettatori, un’arena coperta multifunzionale da 10.000 spettatori, per competizioni sportive (basket,pallavolo, pallamano, boxe, calcetto, tennis) concerti e spettacoli ed 8.000 mq di attrezzature per lo sport all’aperto (aree fitness, skateboard e pump track, compresi campi da basket, volley e calcetto)

Per maggiori info: www.marazziarchitetti.com/progetto/il-bosco-dello-sport-venezia-i/